Il grande Van Morrison ritorna a quando era ragazzo, dedicando questo nuovo disco alla musica che ascoltava allora, lo “skiffle”, un genere di breve durata nato in Inghilterra negli anni ’50, che in realtà era un contenitore di diversi generi musicali come blues, country, soul e folk, e che avuto come massimo esponente Lonnie Donegan. Il nostro, in Moving On Skiffle, rivisita 23 grandi canzoni con splendidi e brillanti arrangiamenti che rendono il disco diretto e godibile, quasi una vacanza musicale per Van Morrison, ma di altissima qualità. Ci sono brani come Freight Train qui totalmente reinventata, altri che arrivano da molto lontano come Careless Love (Bessie Smith , 1925), classici del repertorio folk, country, blues come Take This Hammer, Cotton Field (Leadbelly), Greenback Dollar (Kingston Trio), I’m So Lonesome I Could Cry (Hank Williams ), Oh Lonesome Me (Don Gibson), Travellin Blues (Blind Willie McTell), Gipsy Davy (Woody Guthrie) con una miscela continua di ritmi e melodie che trasformano e valorizzano brani di cui pensavamo di sapere già tutto.
Fondamentale il lavoro dei bravi musicisti che accompagnano Van Morrison, con una citazione speciale per Seth Lakeman al violino in diversi brani. 812927
Questo album è già sicuramente tra i dischi dell’anno.
Le segnalazioni di Beppe
- The Long Ryders, September November, voto: 8
- Jono Manson, Stars Enough To Guide Me, voto: 7.5
- Donovan, Jump In The Line A Tribute To Henry Belafonte, voto:7.5
- Renato Franchi & His Band, Attimi di Infinito, voto: 7.5
- Fabrizio Coppola, Heartland, voto: 7.5
- Aco Bocina, Mediterranean Feeling In The Bibiena Theatre, voto: 7