Lo spettacolo liberamente ispirato a fatti realmente accaduti è ambientato nel periodo più buio della recente storia italiana. Siamo in Piemonte tra l’autunno del 1943 e l’Aprile del 1945 a Villa Quieta, una casa di cura per malattie mentali. L’incalzare degli avvenimenti che investiranno la clinica imporrà a chi ci vive e lavora di rivedere le proprie convinzioni, obbligando tutti a decisioni imprevedibili. Una per spronarci a non smettere mai di vigilare su questi temi.
Dedicata a chi non vuole dimenticare, CASAMATTA è un’opera teatrale e musicale scritta da Giorgio Costantini con la regia di Stefania Casiraghi. La trama è avvincente, a tratti sarcastica, ci porta a ricordare cosa sono state le leggi razziali italiane e porci tutti di fronte a quesiti di bruciante attualità. Siamo davvero convinti che esista una sola razza umana? Cosa saremmo disposti a fare per evitare che si possa tornare a leggi su base razziale?
In scena:
Anna Anelli, Ricercata;
Dino Antonelli, Capo degli infermieri;
Annarita Costantini, Infermiera;
Giorgio Costantini, Gerarca fascista;
Roberto De Marchi, Direttore di Villa Quieta;
Claudio Monaci, Ricercato;
Eleonora Montagna, Vice Direttrice di Villa Quieta;
Sofia Pilon, Moglie del Direttore
Musiche eseguite al pianoforte da: Laura Peco e Anna Verderio
Progetto luci: Davide Monaci
Progetto audio: Filippo M. Costantini
I brani vengono eseguiti dal vivo al pianoforte a quattro mani e provengono dal repertorio pianistico della prima metà del ‘900.
I brani, in ordine di esecuzione:
– Aram Khachaturian Masquerade Waltz (1941)
– Igor Stravinsky 3 Pièces faciles (1916-17)
– Alfredo Casella Pagine di Guerra, Op. 25 (1916)
– Francis Poulenc Sonata for Piano 4 Hands (1918)
– György Ligeti Csángó forgós, wedding dance (1950)
Dove e quando
Sabato 16 dicembre, ore 20.30, presso Salone CAM Tibaldi, viale Tibaldi 41 Milano
A gennaio previste tre repliche
Ingresso a offerta libera