Con il SUD Milano nascono piccoli “giornalisti”

Bambini di 10 e 11 anni che studiano da giornalisti? È possibile!


Laboratorio di giornalismo in corso sulle pagine de Il Sud Milano che vede impegnati gli alunni del Plesso Arcadia, scuola elementare Feraboli

Accade alla scuola elementare Feraboli, plesso Arcadia, dove la 5A, guidata dall’insegnante Barbara Albanese, ha avviato un’inedita ed entusiasmante iniziativa educativa, “lavorando” sugli articoli de il SUD Milano.

I bambini si sono trasformati in veri e propri reporter. Ci hanno chiamato e li abbiamo incontrati prima di Natale. Ci hanno posto tante domande e raccontato come lavorano. All’uscita del nostro giornale si procurano le copie, lo sfogliano e leggono tutti insieme, si dividono in gruppi, scelgono gli articoli, sottolineano informazioni significative e poi scrivono i loro articoli.

«È un lavoro nato per far conoscere agli studenti quello che succede nel territorio in cui vivono – ci spiega l’insegnante Barbara – per dare punti di riferimento e poter generare occasioni di confronto, di approfondimento e scoperta della storia dei luoghi attraverso il potere delle parole».
Non sono mancate poi domande sul “Come si fa?”. Come si organizza una redazione, quali sono gli articoli più belli che abbiamo scritto e la scelta dei temi, la divisione dei compiti, ma anche consigli sulla scelta delle immagini e sulla lunghezza che devono avere gli articoli.

Accanto al laboratorio di giornalismo gli alunni hanno creato un progetto davvero bello: la Buca delle lettere. Hanno costruito e posizionato nel corridoio una cassettina rossa, alla portata di tutti e hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di corrispondenze via lettere, tra coloro che lavorano a scuola.


La buca delle lettere per ricevere notizie dai compagni di scuola

«Tutti possono scrivere a tutti – spiega Margherita della 5A – a un bambino di un’altra classe, a una maestra, ai bidelli, alle signore della mensa». A inizio giornata uno studente fa da postino e consegna le lettere ai destinatari, e si aspetta una risposta. «Sul momento i bambini non capivano come funzionasse il sistema di invio-spedizione-ricezione delle lettere: ora lo sanno. In un periodo in cui la comunicazione assume sempre più rilevanza, questa iniziativa – insieme a quella del giornalismo su il SUD Milano – si sono rivelate rivoluzionarie».

Matteo Marucco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *