Gli interventi dei consiglieri di Municipio – al netto di poche derive polemiche – sono stati tutti caratterizzati da un doppio appello a Palazzo Marino: “Siate più veloci negli interventi, soprattutto informate e coinvolgete il municipio nelle decisioni e nelle azioni intraprese”
Sala consigliare di via Tibaldi gremita per il Consiglio comunale e il Consiglio di Municipio 5 congiunti, che si sono tenuti il 29 febbraio. All’ordine del giorno l’elenco dei problemi e dei progetti che interessano il territorio, fermi da anni: il degrado a Gratosoglio, la riqualificazione del Teatro Ringhiera e della Piana, la ricicleria di via Lampedusa che non parte, i progetti per il tracciato della M6 e i lavori per il prolungamento del tram 24 fino a Noverasco, la questione dello stadio del Milan a San Donato e quindi dell’impatto di un’opera del genere sul municipio e in particolare su Chiaravalle. Non presente nell’ordine del giorno, ma dettato dall’urgenza dell’attualità, l’annuncio improvviso e la chiusura sin dai prossimi giorni del Carrefour e del grande negozio Aumai di via dei Missaglia, 26.
Questi i temi – condivisi da maggioranza e opposizione di Municipio – su cui si è confrontata l’assemblea congiunta, partendo dalla relazione del presidente Natale Carapellese, che ha provato a riassumerli.
Gli interventi dei consiglieri di Municipio – al netto di poche derive polemiche – sono stati tutti caratterizzati da un doppio appello a Palazzo Marino: “Siate più veloci negli interventi, ma soprattutto informate e coinvolgete il municipio nelle decisioni e nelle azioni”. Richieste che il consigliere comunale Gabriele Rabaiotti si è impegnato a portare in Consiglio comunale, con un ordine del giorno «sottoscritto da tutti i capigruppo», da far arrivare alla giunta «per quanto – ha dichiarato – sono d’accordo con il consigliere di Municipio Alessandro Bramati, quando afferma che le nostre assemblee sono alquanto depotenziate».
Sul tema della lentezza delle procedure comunali è intervenuto anche il consigliere municipale Carlo Marnini, sottolineando come spesso: «il problema non è mettersi d’accordo a livello politico sulle cose da fare, ma far sì che quanto deciso avvenga. Ci sono decine di delibere votate all’unanimità che sono ferme da anni».
Con queste premesse si è provato a parlare dei problemi e delle possibili soluzioni. Degli strumenti possibili – protocolli, tavoli o cabine di regia con tutti i soggetti coinvolti, delibere, audizioni, lettere e appelli – per risolvere rifiuti e sicurezza a Gratosoglio e avviare i lavori al Ringhiera (è stato annunciato dal presidente che siamo prossimi alla pubblicazione del bando e l’inizio lavori è ancora fissato per maggio), definire progetti e lavori per la piana e la torre Aler, che cade a pezzi. In questo scenario si è inserito il problema della chiusura del Carrefour e del grande negozio Aumai di via dei Missaglia. L’appello di tutti a Comune e Municipio è stato sollecitare Aler a fare presto nel riallocare gli spazi, per evitare che l’intero isolato scivoli inesorabilmente e definitivamente nel degrado. Il consigliere Erminio Galluzzi ha proposto che gli spazi vengano provvisoriamente attribuiti alle associazioni del territorio «Perché non rimangano vuoti». Il consigliere Costantino Grimaldi ha ripreso la proposta lanciata dal nostro giornale di fare dell’ex supermercato e dello spazio soprastante «Una Casa di comunità, che accolga gli ambulatori e i servizi sanitari che servono al quartiere e per i quali stiamo ancora discutendo su dove collocarli».
Poco da dire per quanto riguarda la ricicleria e il centro del riuso previsti in via Lampedusa. Deliberata nel 2018, finanziata e poi rifinanziata a causa del lievitare dei costi, è tutto fermo per un ricorso al Tar. Ritardi inspiegabili, su cui non viene data alcuna informazione, per quanto riguarda il prolungamento del tram 24 fino a Noverasco, finanziato a inizio 2023, e sullo studio di fattibilità per la linea M6 della metropolitana a cui sta lavorando MM e che doveva essere pronto per l’estate scorsa. Il Municipio ha chiesto più volte di essere coinvolto, senza avere risposte né informazioni.
Infine la questione stadio a San Donato e gli effetti su Chiaravalle. Tutti gli interventi dei consiglieri, di maggioranza e opposizione, e dei cittadini hanno espresso la ferma opposizione al progetto di uno stadio a San Donato, a poche centinaia di metri dal borgo. Tant’è che Fabio Songa, dell’associazione Borgo di Chiaravalle, ha lanciato un appello-provocazione «Se siamo tutti d’accordo che lo stadio nell’area San Francesco a San Donato sarà uno scempio per Chiaravalle, invito giunta e consigli di municipio e comune a uscire allo scoperto e assumere una posizione ufficiale per fermare quello che, se realizzato, sarebbe uno stravolgimento e quindi la fine del borgo».
Sui temi della serata è intervenuto anche Guglielmo Landi, vicedirettore de il SUD Milano, che ha ribadito l’importanza del recupero dell’isolato in cui si trovano Ringhiera e Piana e, sottolineato come l’arrivo di una Casa di Comunità negli spazi liberati dal Carrefour sia fortemente auspicabile, così come è importante per il territorio procedere con decisione anche sulla strada del recupero della Cascina Campazzino al Ticinello e per la piena operatività del Centro Sportivo Carraro.