Lunedì 12 maggio, nella prestigiosa sala del Cenacolo del Museo della scienza e della tecnologia di Milano, si è tenuta la premiazione del Mellone Art Prize 2024. I vincitori, cimentatisi sul tema Atomic Art, ovvero l’incontro tra arte, tecnologia, natura e scienza, sono stati l’artista Paolo Cavinato di Rodigo (Mantova) con l’opera dal titolo ‘Waves’ che ha vinto il 1° premio; Ludovico Bomben di Pordenone con ‘Notturno. Stanotte il buio si può navigare’ a cui è stato assegnato il 2° premio e Angelo Brugnera di Sacile (Pordenone) con ‘Manipolazione’ il 3° premio. I premi sono stati consegnati da Susanna Biondi, sindaca di Busto Garolfo, dove ha sede il Museo Dario Mellone della Fondazione Dario Mellone e da Manuel Zoia, presidente dell’Associazione Independent Artists, alla presenza di Valerio Villoresi, presidente della Fondazione Dario Mellone e dell’ingegner Pier Giovanni Poggi, consigliere di amministrazione della Fondazione Villoresi Poggi.
Le opere, premiate con 5 mila euro per il primo classificato, 3 mila per il secondo, 2 mila per terzo, andranno ad arricchire il patrimonio della Fondazione Villoresi Poggi «Nostro obiettivo – ha spiegato Valerio Villoresi, membro del Comitato scientifico della Fondazione Villoresi Poggi – è creare attraverso il Mellone Art Prize una testimonianza dell’evoluzione dell’arte contemporanea nei prossimi vent’anni».
Gli organizzatori del premio e gli interventi del Comitato scientifico
Promotore della serata e organizzatore della II edizione del Mellone Art Prize 2024, la Fondazione Villoresi Poggi. Partner organizzativo Indipendent Artists in collaborazione con il Comune di Busto Garolfo e con il Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Hanno sostenuto l’iniziativa Fondazione Dario Mellone, Villa Brentano di Busto Garolfo, Aerariumchain, Fiduciaria Giardini, Piccin Arte.
Durante la serata, per presentare, il premio, le dieci opere finaliste e le relazioni che hanno sempre alimentato rapporto tra arte e scienza, il direttore del Museo della scienza e della tecnologia di Milano Fiorenzo Galli e per il Comitato scientifico Andrea Ciresola, responsabile del settore educativo del Museo Mellone, Dario D’Auria, curatore della Fondazione Dario Mellone, Giovanni Gardini, curatore e direttore della Raccolta Lercaro e Valerio Villoresi, membro del Comitato scientifico della Fondazione Villoresi Poggi, che ha anche presentato e coordinato la serata.
I tre vincitori
Il primo classificato, Paolo Cavinato, è nato a Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) nel 1975, oggi vive e lavora a Rodigo, vicino a Mantova, ha frequentato la scuola di cinema di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Brera con indirizzo in scenografia. È stato assistente scenografo per lo Studio Frigerio a Parigi e a Roma. Poi ha intrapreso la carriera come artista visivo e ha esposto in tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti. Sue opere sono in collezioni pubbliche e private come quelle della Regina d’Olanda, Fondazione Farnesina di Roma, Fondazione Golinelli di Bologna e Museo Man di Nuoro, in Sardegna. Prossimamente (dal 15 giugno) esporrà al Museo Mudac di Carrara.
L’opera di Paolo Cavinato, ‘Waves’ vincitrice al Mellone Art Prize, è una composizione di piccole particelle che compongono onde gravitazionali che cambiano orientamento, colore e luminosità a seconda della posizione con cui si guarda il quadro che è composto con tecnica di smalto su fili di carbonio, cornice in legno laminato lucido con dimensioni di 70x54x8 cm.
Il secondo classificato, Ludovico Bomben, è nato a Pordenone nel 1982, si è formato all’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver frequentato il quadriennio in Decorazione. Le opere di Ludovico Bomben sono state selezionate in diversi concorsi e premi, tra cui il Most innovative project di Hi Macs European Architecture and Design Award 2022 e il Be the difference…with art! tenutosi al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possignano. Ha realizzato esposizioni al Palazzo Reale di Milano e al Magazzino del Sale di Venezia.
La sua ricerca si concentra nello studio dei rapporti tra materiale, linguaggio, forma e concetto con una ricerca sui simboli, tra proporzioni auree e rigore formale e offre una ridefinizione dell’immagine sacra nel contemporaneo, mescolando antiche tradizioni a materiali industriali di nuova generazione. La sua opera premiata al Mellone Art Prize, ha per titolo ‘Notturno. Stanotte il buio si può navigare’ ( in collaborazione con Alberto Biasutti) ed è una stampa fine art su carta superior Matt, sfere metalliche, legno e traccia audio. È un’opera a parete delle dimensioni di 101×55 con piedistallo sonoro 20x20x110.
Il terzo classificato, Angelo Brugnera, è nato (vive e lavora) a Sacile (Pordenone) nel 1966. A sedici anni conosce la pietra lavorando nel laboratorio del padre marmista, nel 1994 comincia a frequentare l’ambiente artistico pordenonese, lavora la terracotta che poi abbandona per tornare alla sua materia preferita, la pietra, partecipando tra il 1995/96, come membro di un gruppo di artisti, alla realizzazione di opere monumentali tuttora presenti nel territorio friulano. Ha esposto a Roma, Torino, Genova, Bologna, Ferrara, Mantova, Padova, Venezia, Milano e, in Europa, a Parigi, Grasse, Jabeek (NL), Berlino, Magdeburgo, Vienna, Madrid. La sua opera presentata al Mellone Art Prize, dove ha vinto il terzo premio, ha per titolo ‘Manipolazione’ e rappresenta una cellula manipolata con marmo di Carrara delle dimensioni di 42x24x36 cm.
I dieci finalisti, i trenta selezionati
Alla giuria del Mellone Art Prize sono arrivati più di 300 lavori di artisti da tutt’Italia.
Ecco i nomi dei 10 artisti finalisti: Ludovico Bomben, Angelo Brugnera, Paolo Cavinato, Giulia Dal Monte, Francesco Fossati, Vincenzo Frattini, Siyang Jiang, Vincenzo Merola, Giovanna Strada, Federica Zianni.
Sugli oltre trecento lavori arrivati sono stati selezionati 30 artisti: Sabrina Aureli, Fausto Balbo, Ludovico Bomben, Angelo Brugnera, Paolo Cavinato, Elisa Cella, Crispolto Crispolti, Marco Croci, Giulia Dal Monte, Francesco Damiani, Giorgio Di Noto e Carlotta Valente, Chiara Di Salvo, Diego Dutto, Michele Farina, Francesco Fossati, Ilaria Franza, Vincenzo Frattini, Nadia Galbiati, Lorenzo Gnata, Paolo Gubinelli, Giuliano Introini, Siyang Jiang, Macula (Francesca Bortolussi e Roberto Balladore), Evelina Maralla, Claudio Marinone, Vincenzo Merola, Mauro Moriconi, Mirko Ongaro (Bonghi), Valentina Palmi, Vincenzo Pennacchi, Elisa Pesca, Giovanna Strada, Olivo Tagliapietra, Emanuele Taglieri, Paolo Treni, Manuela Vallicelli, Francesco Votano, Pietro Zennaro, Joseph Zerbo, Federica Zianni.
Foto Michelangelo Princiotta.