Un blitz, in gran fretta, quasi di nascosto. Senza nemmeno rispettare la norma dei 10 anni. Senza ascoltare la società che ne sta discutendo, i cittadini lombardi, per non parlare dei milanesi, compreso il sindaco Beppe Sala, irritato per la mancata consultazione di Sea, la società partecipata del Comune che gestisce gli aeroporti cittadini.
Appena due giorni fa erano sorte via change.org diverse controproposte per intitolare l’aeroporto Malpensa a una figura esemplare, a una donna o a un uomo che rappresentasse al meglio i valori della nostra società. L’Italia ne ha? Certamente. Così, in due giorni sono partite diverse petizioni per dare il nome di persone di grande valore etico e morale, tra cui scienziati, artisti, scrittori…
In molti hanno sottolineato che nessun aeroporto in Italia è dedicato a una donna. Eppure abbiamo scienziate, artiste, saggiste, scrittrici riconosciute a livello internazionale. Tra queste, sono state proposte l’astrofisica Margherita Hack, la scienziata italiana studiosa dei cieli e delle stelle, attivista dei diritti civili, donna rispettosa e attenta alle persone e alla società civile. Oppure Rosa Genoni, stilista italiana, femminista, pacifista, fondatrice del Made in Italy.
Tra i giornali, il Corriere della Sera proponeva l’illustre scrittore ‘lombardo’ Alessandro Manzoni, certamente non divisivo (sconosciuto a leghisti e FdI?). La Filt Cgil l’etoile Carla Fracci. Oppure Rosina Ferrario, la prima aviatrice italiana della storia, suggerito dal Consiglio comunale di Milano.
La petizione-contro l’incredibile proposta del Ministro Salvini di dedicare a Silvio Berlusconi – figura di parte e divisiva quante altre mai – l’aeroporto di Milano Malpensa, è stata lanciata dal Pd che ha sorpreso per il numero di firme (in un giorno ben 27 mila firme) e che oggi ha raggiunto quota 130mila firme!!! “L’aeroporto di Malpensa è la porta della Lombardia al mondo, è il crocevia per milioni di viaggiatori e di centinaia di nazionalità, è un orgoglio italiano: non può essere intitolato a una figura così divisiva e controversa”. E propone l’ambasciatore Luca Attanasio, “autentico Costruttore di Pace, un cittadino di cui la Lombardia è orgogliosa, un servitore dello Stato ucciso in Congo”.
A Palermo l’aeroporto è dedicato a Falcone e Borsellino, quello di Roma a Leonardo Da Vinci. In Lombardia avremo il «Bunga-Bunga Airport»? Lo preannunciava ieri il Corriere della sera, specificando che l’idea di Salvini di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, oltre a suscitare lazzi all’estero (Politico.eu), continuava a dividere in Italia.
I protagonisti degli aeroporti italiani
Gian Antonio Stella lo ricordava ieri sul Corriere. Gli scali aeroportuali hanno il nome di grandi protagonisti della nostra storia: Leonardo da Vinci (Fiumicino), Marco Polo (Venezia), Guglielmo Marconi (Bologna), Vincenzo Bellini (Catania), Cristoforo Colombo (Genova), Amerigo Vespucci (Firenze), Galileo Galilei (Pisa), Valerio Catullo (Verona), Antonio Canova (Treviso). Ma anche Sandro Pertini, amatissimo presidente della Repubblica (Torino Caselle). E infine, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia (Punta Raisi).
E in Lombardia? “What next, Bunga Bunga Airlines?”
Due petizioni per Margherita Hack, scienziata italiana
Due le petizioni che insieme raggiungono 3.400 firme. Di seguito la petizione firmata da Schlein, Boldrini, Bonelli e Fratoianni. “Margherita Hack è stata una delle più influenti astronome e divulgatrici scientifiche italiane, nonché una fervente attivista per i diritti civili. Quando nominiamo i nostri aeroporti, è importante che riflettano le personalità e i successi delle persone che ci hanno ispirato. Chi potrebbe essere più degno di questo riconoscimento di Margherita Hack? In tutta la storia dell’Italia, nessun aeroporto è stato mai intitolato a una donna. Cambiare il nome dell’Aeroporto di Malpensa in onore di Margherita Hack sarebbe un passo significativo per promuovere l’equità di genere e onorare il contributo delle donne alla scienza e alla società“.
La petizione per Rosa Genoni, stilista e femminista
La petizione “Ancora un’altra dedica a un soggetto di sesso maschile, insignito anche da un discutibile rapporto con le donne che va dagli epiteti a donne autorevoli della politica (per tutte Angela Merkel e Rosy Bindi!), fino al noto e spesso encomiato suo ruolo di utilizzatore finale della prostituzione? (…) Rosa Genoni, stilista italiana, femminista, pacifista, giornalista e fondatrice del Made in Italy della moda nasce il 16 giugno 1867 in Valtellina, a Tirano, in una famiglia di umili origini, ma di grande e fiera dignità sociale, lavora fin da bambina in sartoria a Milano e poi presto anche all’estero. La moda è al centro della sua vita, nelle sue scelte ardite di vivere il personale politico, anticipando di decenni le istanze femministe della seconda metà del 900: dagli abiti che confeziona personalmente alla sua attività di insegnante presso la Scuola Umanitaria di Milano, fino alle Esposizioni internazionali con il lancio dello stile Made in Italy (…). E la sua lotta per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e per promuovere un accordo statale che riunisse in un unico circuito lavoratrici e fornitori di materiali collaborando con la I.F.I., Industrie Femminili Italiane, nata nel 1903 per promuovere il lavoro femminile.
La petizione per Luca Attanasio, ambasciatore
La petizione del gruppo PD Lombardia. “L’Ambasciatore Luca Attanasio ha pagato con la vita l’impegno assoluto per la nostra nazione. Costruttore di Pace, impegnato in progetti umanitari, Gran Croce d’Onore dell’Ordine della Stella d’Italia, ambasciatore, lombardo, servitore dello Stato ucciso in Congo nel 2021 in circostanze ancora da chiarire (e per le quali continueremo a chiedere giustizia). L’aeroporto di Malpensa intitoliamolo a Luca Attanasio. Portando i nostri valori in tutto il mondo e lavorando incessantemente per la Pace e la Giustizia, Attanasio ha rappresentato il volto più bello del nostro Paese. La sua figura ha sempre unito. Non perdiamo questa occasione (…) Dovremmo onorare il sacrificio dell’Ambasciatore Attanasio ricordando il suo nome in modo appropriato intitolandogli l’aeroporto di Milano Malpensa”.