Sporcizia e incuria nelle strade in cui viviamo: il ruolo del cittadino

La corresponsabilità di autorità e individui come unica soluzione; l’opinione di Guglielmo Landi, vicedirettore de il SUD Milano e animatore storico dell’associazione culturale “Conca Fallata

Settembre 2024 – Via Gaber

Per un momento vorrei tralasciare le consuete dispute su tutto quanto accade nei nostri quartieri: delle realizzazioni, dei problemi, delle questioni amministrative e politiche della città in cui viviamo, ne parliamo come sempre in altre pagine del giornale e sui nostri social.
Vorrei invece affrontare un’altra questione trasversale che riguarda però in maniera fondamentale il “buon vivere” di noi abitanti di Milano sud nella quotidianità: la sporcizia, l’accumulo di immondizia e il degrado delle nostre vie. È importante notare, come spesso accade, che l’incuria di cui ci lamentiamo ha purtroppo radici comuni e responsabilità diffuse in molti volti della nostra società.

Responsabilità della pubblica amministrazione

Intendiamoci: chi si occupa di amministrazione pubblica, dai municipi al comune di Milano, alla Regione Lombardia, insieme alle varie aziende di servizi come Aler, Amsa o MM, ha le sue responsabilità dello stato di trascuratezza dei quartieri. Spesso questo dipende non tanto da cattiva volontà, ma dall’incapacità di coordinare le azioni e di effettuare interventi tempestivi in relazione ai problemi che, via via, insorgono.

Le difficoltà dei volontari

Bisogna però ammettere – e noi de il SUD Milano intendiamo la società come una comunità di corresponsabili, ognuno per quanto gli compete – molte volte ci troviamo di fronte a una rete civile di persone e associazioni che lavorano per quartieri vivibili e che quotidianamente si trovano a lottare fra burocrazia e inciviltà, ammettiamolo, anche dei cittadini intesi come individui singoli.

Il declino dei nostri quartieri

Ci troviamo di fronte a un declino lento ma costante di molte aree dei nostri quartieri. Tutti noi abbiamo potuto osservare comportamenti individuali contrassegnati da inciviltà e prepotenza: parcheggiare l’auto in modo da non permettere il passaggio dei pedoni, per esempio; o non raccogliere gli escrementi del proprio cane, esporre rifiuti ingombranti sul marciapiedi e decine di altri fastidiosi comportamenti di questo tipo.

Un esempio emblematico è la situazione rifiuti al Gratosoglio, dove i cittadini sono ostaggio ormai da anni di uno stallo di immondizia che vede i marciapiedi del quartiere sempre colmi di cumuli di spazzatura.

Settembre 2024 – Via Baroni

Da una parte ci sono gli enti e le istituzioni preposte che non riescono ad attuare le azioni concordate per risolvere il problema; dall’altra, persone che approfittano della situazione ormai fuori controllo per smaltire illegalmente notevoli quantità di materiale vario.

Il caso di via D’Annunzio

Un altro fatto, più piccolo ma significativo, è quello accaduto lungo via D’Annunzio in Darsena, dove una persona ben conosciuta in zona ha ottenuto dal comune la possibilità di salvare una porzione di spartitraffico dal parcheggio selvaggio, arricchendo lo spazio con piante e fioriere. Quest’estate, inspiegabilmente, le fioriere sono state rimosse, anche se, per fortuna, sono rimaste diverse piante a dimora. Immediatamente, però, è scattato il parcheggio selvaggio, con il risultato che le piante sopravvissute sono state devastate e le automobili hanno riconquistato lo spazio che era stato loro virtuosamente sottratto.

Fioriere in Via D’Annunzio (foto dal web)
Parcheggio selvaggio in Via D’Annunzio (foto web)

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In questo quadro penso che la stampa locale, e quindi anche il nostro giornale, possa svolgere un ruolo importante non solo per informare su cosa accade nei nostri quartieri ma facendosi promotori di una sorta di “rinascimento culturale” per quanto riguarda l’educazione ambientale sull’utilizzo e la salvaguardia dello spazio pubblico che tutti utilizziamo e viviamo.
Ritengo sia importante dare voce alle cose che incidono concretamente nella vita dei nostri quartieri, partendo dalle azioni positive svolte da tanti cittadini e associazioni, impegniandoci quindi a scrivere e rendere pubbliche tutte le iniziative che tendono a valorizzare il senso di appartenenza alla comunità. È l’unico strumento – a mio parere – davvero utile per riprendere in mano la nostra qualità di vita e il futuro della nostra città.

Fotogallery

di Guglielmo Landi

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