«I vestiti del matrimonio e della cresima? Con noi ritornano in vita»

Laboratori di Re-Fashion al Giambellino – Dallo swap party dell’Istituto Kandinsky ai laboratori di Trama Plaza, la moda sostenibile sfila nel sud Milano

Di Francesca Menna

Gennaio non è solo il mese dei saldi, ma anche un’occasione per riflettere su un modo diverso di fare moda. Martedì 14 gennaio, la Casa delle Associazioni e del Volontariato del Municipio 5 ha ospitato lo swap party, un’iniziativa nata tra i banchi dell’Istituto W. Kandinsky e cresciuta grazie alla collaborazione con Aps Semaé-Lab17. Al centro dell’evento, lo scambio di vestiti usati e un talk sull’abbigliamento inclusivo e sostenibile. 

Non si tratta di un episodio isolato a Milano sud, un’area che esplora modelli alternativi di produzione e consumo di abiti, distanti anni luce dalle logiche della Milano della Fashion Week. È il caso delle attività di Trama Plaza Lab, associazione no-profit nata nel 2020 con sede nel cuore delle case popolari del Giambellino, in via Paolo Segneri. 

Trama Plaza organizza laboratori creativi di trasformazione di capi di abbigliamento che provengono dall’armadio dei partecipanti stessi, oppure da rimanenze di magazzino donate dalle aziende. Non si tratta di corsi di cucito o ricamo, ma di esperienze educative collettive il cui scopo è mostrare come prolungare la vita dei capi che indossiamo, evitando che finiscano in discarica e riducendo il loro impatto ambientale.

Nelle foto: volontari e partecipanti di Trama Plaza Lab mentre ridanno vita a capi dimenticati, dopo averli ridisegnati insieme.

Re-fashion e Upcycling

I laboratori sono di due tipi: re-fashion e upcycling. Nei primi, destinati ad adolescenti e adulti, i partecipanti portano capi di alta qualità e con un forte valore affettivo, come un abito da cresima o un vestito da matrimonio. «Durante il laboratorio, condividono con il gruppo la storia e il legame personale con l’indumento, spiegando perché non riescono a separarsene nonostante non sia più utilizzabile», racconta Erica Brunetti, project manager e co-founder con Marta Griso di Trama Plaza. «Successivamente, ognuno disegna una possibile trasformazione del proprio abito su un figurino, ricevendo consigli da una sarta. Il processo include la valutazione tecnica delle idee, l’aggiunta di misure e dettagli sulla bozza e una prima fase di progettazione con spilli e prove sul capo». L’obiettivo finale è fornire ai partecipanti un disegno dettagliato e realizzabile che possa poi portare da una sarta per completare la trasformazione, se lo desiderano.

Si parla di upcycling, invece, quando un capo acquisisce valore rispetto a quello che aveva prima di essere rinnovato. Anche in questo caso, i laboratori di Trama Plaza sono studiati per coinvolgere diverse fasce di età, dai bambini di sei anni agli adulti, con un livello di difficoltà adattato alle capacità di ciascun gruppo. Ai più piccoli, per esempio, il laboratorio richiede di portare una maglietta. Utilizzando semplici forbici, il giovane partecipante apporta alla sua t-shirt nuove decorazioni come tagli creativi o trecce ottenute dalle maniche. «Questa attività, che punta tutto sull’immaginazione e sul fare manuale, ha riscosso grande successo, mostrando ai bambini come un capo possa essere personalizzato e reso unico», commenta Brunetti.

Laboratori per adulti

Con i ragazzi più grandi e gli adulti, i laboratori hanno introdotto competenze più avanzate, come l’uso della macchina da cucire. Un esempio è il progetto dedicato alla trasformazione di vecchi jeans in zainetti o borse. I partecipanti hanno iniziato smontando ogni componente del jeans, dalle cerniere ai bottoni, per poi utilizzare un cartamodello semplice e, con il supporto di sarte esperte, realizzare il nuovo accessorio. «Questo processo oltre a stimolare la manualità – spiega la project manager –, li ha portati a riflettere sul tempo e sull’energia necessari per la produzione di un capo, un aspetto spesso ignorato dal consumatore finale».

Tutte le attività sono svolte gratuitamente nel quartiere Giambellino-Lorenteggio, sfruttando spazi come la portineria rigenerata di via Segneri, sede dell’associazione, e il mercato Lorenteggio, in collaborazione con realtà locali come Dynamoscopio e Milo Lab. L’obiettivo di Trama Plaza è quello di unire creatività, educazione e sostenibilità, offrendo un’alternativa concreta alla cultura dell’usa e getta.


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