Il presidente de “Gli Angeli del bello Milano” non solo ripulisce i Navigli dalla spazzatura: ma salta dalla canoa ai pattini e alla bici, riunendo decine di persone. «Perché – dice –, insieme si vive meglio»
![Simone Lunghi con il carico di bici recuperate dal Naviglio. Foto Andrea Cherchi.](https://www.ilsudmilano.it/wp-content/uploads/2025/02/Simone-Lunghi-raccoglie-bici.-Foto-Cherchi-1200x700-1.jpg)
È impossibile racchiudere Simone Lunghi in una definizione, sembra capace di sdoppiarsi, triplicarsi per le mille attività che pensa, realizza e indirizza. Milanese dell’Anno nel 2018, Ambrogino d’Oro nel 2021, ideatore e divulgatore nel programma di Telenova Sbarco in Lombardia. Istruttore di pazienti oncologiche, una delle anime de “Gli Angeli del bello Milano” – parte della rete nazionale di volontariato urbano – ma, per me, la sua impresa indimenticabile è stata la circumnavigazione dei canali che circondano la città. Lo fece con un Sup (Stand Up Paddle) e una bici pieghevole, una splendida Brompton.
![Simone Lunghi pagaia sul Naviglio Pavese. Foto Andrea Cherchi.](https://www.ilsudmilano.it/wp-content/uploads/2025/02/Simone-Lunghi-Navigliuo-pavese.-Foto-Cherchi-1200x1800-1-527x800.jpg)
Simone Lunghi, l’Angelo dei Navigli, è quel personaggio pazzesco che si presentò in pattini a ritirare l’Ambrogino d’oro. È quel matto che salta nel cerchio di fuoco prima di tuffarsi nel Naviglio a mezzanotte di un sabato di gennaio. Simone è stato intervistato dai quotidiani nazionali, da trasmissioni televisive, immortalato meravigliosamente da Andrea Cherchi (il fotografo che, tramite la sua pagina Facebook, regala Milano a chi non può vederla per limiti fisici, di età o distanza) in ogni situazione e contesto. Per me, è fonte di ispirazione da quando, istruttore alla Canottieri San Cristoforo, oltre all’uso della canoa insegnava a mio figlio, quand’era piccolo, a occuparsi di un canale meraviglioso. Tra una pagaiata e l’altra coinvolgeva i ragazzini a cui faceva lezione, raccogliendo bottiglie e pattume vario, lanciato da persone incivili nelle acque del Naviglio.
La pulizia del Naviglio e la Critical mass
In quel periodo Simone ha iniziato a raccogliere monopattini e biciclette dai fondali – oggi sono oltre mille -, rendendo l’attività così interessante fino al punto di portarlo a grandi passi verso riconoscimenti ufficiali.
Lunghi è, da sempre, parte della Critical Mass (dalla pagina Facebook “incontro occasionale di biciclette e ciclisti che si svolge tutti i giovedì dell’anno… Se ci sono abbastanza ciclisti, pattinatori, corridori, il gruppo diventa massa critica, una massa che può riprendere possesso di una strada e si può muovere in sicurezza”) e racconta che parte delle sue attività derivano da incontri, scambi e persone conosciute in quel contesto. «Sono entrato nella Critical Mass intorno al 2010, ho imparato molte cose e ho apprezzato ogni giro e molti degli incontri fatti in quelle occasioni. Nell’ago- sto 2013, non volendo aspettare il giovedì (la sera deputata – NdR), ho scritto sulla pagina Facebook “Chi c’è?” e ho scoperto che molte altre persone avevano voglia di trovarsi e muoversi, in bici, pattini o correndo. Abbiamo chiamato quegli incontri Limited Edition e aperto una pagina Critical Square. Nella Critical Mass non hai il controllo perché i numeri sono alti, la gente si aggiunge anche per strada o lascia durante il giro.
«L’accompagnammo a casa in 50…»
Una sera successe una cosa molto divertente: incontrammo una ragazza, in bici, che andava in direzione contraria. Le chiesi dove stesse andando e lei mi rispose che stava rientrando a casa. Ridendo le dissi che il nostro era un servizio gratuito per non lasciar pedalare le signore da sole, in città, di notte. A quel punto girammo tutti quanti nella sua direzione, manifestando la volontà di accompagnarla. Arrivati a destinazione ci chiese di aspettare, salì e fece la foto, dal balcone, di queste 50 persone sotto casa sua. Il giorno dopo uscì un articolo sul settimanale Io Donna in cui raccontava la vicenda».
![](https://www.ilsudmilano.it/wp-content/uploads/2025/02/Simone-Lunghi-con-copricerchione-1200x700-1.jpg)
![Simone Lunghi raccoglie la spazzatura dall'acqua. Foto Andrea Cherchi.](https://www.ilsudmilano.it/wp-content/uploads/2025/02/Simone-Lunghi-raccoglie-spazzatura-dal-Naviglio.-Foto-Cherchi-1200x700-1.jpg)
La Befana dei senzatetto
Da questo piccolo, emblematico episodio le attività pensate e realizzate da Lunghi sono cresciute e si sono diversificate. Come, per esempio, portare di nascosto del cibo ai senzatetto la notte della Befana, lasciando i regali in silenzio, senza disturbare; ripescare più di mille biciclette dall’acqua del Naviglio; far tornare in auge le usanze come il Cimento invernale; o ancora ripulire e prendersi cura dei quartieri. Ed è proprio il “prendersi cura” di persone, fragilità e ambiente, il filo rosso che lega ogni attività di Simone, come lui stesso ci confessa: «Ormai ogni cosa che faccio per me, significa “prendersi cura” di qualcosa o di qualcuno. Alcuni dicono che sono egocentrico e hanno ragione, se lo intendono nel senso che cerco di fare cose che attirino più gente possibile. Poiché mi sembra che ci sia un’infelicità, vasta e diffusa, mentre invece quando si condividono attività che possono portare benefici collettivi si vive tutti molto meglio. Il mio, in fondo, è un appello e un aiuto che rivolgo a chi non ha l’aria di stare bene: le cose più belle, più importanti, più soddisfacenti si fanno insieme».