
Un maxi cestone della spazzatura alto circa 7 metri è apparso ieri in piazza XXV aprile. A portarlo è stata Amsa, per promuovere la campagna “Mettici la Testa” e provare a convincere tutti coloro che riempiono i 23mila cestini stradali di rifiuti che non dovrebbero essere conferiti con rifiuti domestici o li usano come se fossero discariche. Oltre al tour nelle piazze – l’installazione farà tappa anche in piazza Leonardo da Vinci e piazza Cordusio – la campagna proseguirà online e offline fino al 30 marzo attraverso contenuti sui social media, affissioni cittadine, distribuzione di materiale informativo e iniziative della società dedicate al decoro urbano, come nell’ambito del Carnevale ambrosiano
Nel maxi cestone posto in piazza XXV aprile le persone potranno letteralmente “mettere la testa” e osservare il problema dei conferimenti errati da una nuova prospettiva: all’interno, infatti, un video proiettato dal punto di vista del fondo di un cestino Amsa mostrerà con un linguaggio ironico cosa può essere gettato al suo interno – come i piccoli rifiuti da passeggio, dalle bottigliette d’acqua ai sacchetti delle deiezioni canine – e cosa no – come i sacchi della spazzatura domestica. Il maxi cestone al centro della campagna di comunicazione “Mettici la Testa” è quindi un invito a fare la propria parte per garantire una raccolta efficiente e sostenibile, una vera e propria installazione artistica che verrà allestita in tre tra le piazze a maggiore pedonabilità di Milano, capace di dialogare con lo spazio urbano intrattenendo i cittadini con un’esperienza immersiva e coinvolgente.

23mila cestini, svuotati 2,2 volte al giorno
I cestini stradali infatti rappresentano un elemento essenziale per garantire la pulizia e il decoro della città, contribuendo alla qualità degli spazi pubblici. Con il nuovo contratto di servizio tra Amsa e Comune di Milano, il numero di vuotature settimanali è salito a 198mila: ogni cestino viene svuotato in media 2,2 volte al giorno. Sul territorio comunale ne sono presenti 23mila di cui 13mila lungo le strade e 10mila nei parchi, assicurando un sistema capillare di raccolta dei rifiuti urbani che conta 1,7 cestini ogni 100 abitanti, un valore nettamente superiore alla media delle altre metropoli europee. Amsterdam, ad esempio, dispone di circa 9mila cestini con un rapporto di 1 ogni 100 abitanti, mentre a Berlino, Parigi e Dublino questo valore cala a 0,7.

Solo il 35% dei rifiuti è prodotto in strada
Da un’analisi merceologica condotta da Amsa nel mese di gennaio 2025 – analizzando oltre una tonnellata di rifiuti proveniente da quartieri diversi della città – è emerso che solo il 35% del contenuto dei cestini è prodotto in strada, mentre oltre la metà (il 65%) proviene dalle abitazioni (il 47,9%) e dalle attività commerciali (il 16,7%). Anche quello dei piccoli scarichi abusivi intorno ai contenitori stessi è un fenomeno in crescita, aumentato del 38% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Dati che confermano la necessità di un corretto utilizzo dei cestini per contribuire a mantenere Milano ancora più pulita.
Le dichiarazioni dell’assessora Grandi e della presidente Ventura
«Utilizzare correttamente i cestini per la raccolta dei rifiuti è un gesto semplice, ma fondamentale: un segno di civiltà e di cura del bene comune che contribuisce a mantenere pulito e ordinato il nostro territorio, migliorando la percezione della città e anche la qualità della vita di tutti i cittadini e le cittadine. Anche il più piccolo sforzo da parte di ciascuno di noi ha quindi un grande impatto sul benessere della nostra comunità e dell’ambiente urbano» ha detto l’assessora al Verde e Ambiente Elena Grandi.
«In una metropoli come Milano, che viene vissuta da 800mila city user al giorno e quasi 10 milioni di turisti all’anno che si aggiungono ai residenti, la cura dello spazio pubblico è un elemento essenziale per la qualità della vita e il decoro urbano. Favorire un uso corretto dei cestini stradali significa promuovere un modello di convivenza basato sull’impegno condiviso e sul rispetto della città. Con la campagna Mettici la Testa, Amsa intende rafforzare questa consapevolezza – ha dichiarato Carlotta Ventura, presidente di Amsa –. L’installazione immersiva del maxi cestone non è solo un’opera visiva, ma un’esperienza di intrattenimento che invita a guardare questo fenomeno da una nuova prospettiva. Stimolando la riflessione e la collaborazione attiva di tutti, possiamo trasformare un gesto quotidiano in un atto di responsabilità collettiva».