Trasgressione.net apre un negozio in via Sant’Abbondio e organizza un concerto il 24 marzo

Ritaglio locandina concerto Anime Salve

Lo scorso 11 marzo il Municipio 5 ha riunito le commissioni Politiche sociali e Cultura in via Sant’Abbondio 53/A, nella sede della Cooperativa Sociale Trasgressione.net.
Lo spazio è un minimarket che vende specialità siciliane e prodotti, oltre che un luogo in cui il gruppo della Trasgressione, fondato dal professore e psicologo della Devianza Angelo Yuri Aparo 27 anni fa, svolge le sue attività e le sue riunioni. Alla commissione era presenti, oltre ai consiglieri, anche il professore Aparo con alcuni ex detenuti che continuano a far parte del gruppo e a seguire le attività sociali e divulgative, il presidente Natale Carapellese, la fotografa Margherita Lazzati e la professoressa dell’Istituto Torricelli Pieranna D’Alberti.

Il negozio di Trasgressione.net di via Sant'Abbondio 53/a.
Il negozio di Trasgressione.net di via Sant’Abbondio 53/A. Foto Margerita Lazzati.
Un momento dell'incontro tra il Municipio 5 e l'Associazione Trasgressione.net, nel negozio di via Sant'abbondio 53/a
Un momento dell’incontro tra il Municipio 5 e l’Associazione e cooperativa Trasgressione.net, nel negozio di via Sant’abbondio 53/A. Foto Margerita Lazzati.

Il concerto del 24 marzo

Durante l’incontro è stato presentato e promosso il concerto gratuito Anime Salve che si terrà all’Auditorium di Milano il 24 marzo per celebrare i 30 anni di Libera Contro le Mafie. Lo spettacolo sarà anche l’occasione per conoscere l’attività del gruppo, dell’associazione e della cooperativa.

Locandina del concerto del 24 marzo.

La nascita di Trasgressione.net

“Quarantacinque anni fa un giovanissimo psicologo – Angelo Yuri Aparo – incomincia a lavorare a San Vittore. È pieno di idee e ideali e inizia subito la sua piccola rivoluzione. Si concentra sul concetto di Trasgressione e porta in carcere, a confrontarsi con i detenuti su questo tema, giornalisti come Enzo Biagi, scrittori, attori, artisti, intellettuali
Dopo qualche anno il gruppo del quale fanno parte, oltre ai detenuti, universitari, avvocati, magistrati, volontari, parenti delle vittime (sì anche loro) fonda una associazione e una cooperativa (per entrambe il nome è Trasgressione.net) dove i detenuti scoprono che nell’impegno (partecipare a spettacoli teatrali, restaurare fontane, vendere frutta e verdura, scrivere sul sito, raccontare la propria esperienza nelle scuole…) si può trovare il riscatto di una vita sbagliata e soprattutto la consapevolezza di non essere stati nella parte giusta della società.” (Testo tratto dal sito Voci dal Ponte).

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