Mario Gorni e Amedeo Iacovella: il premio alla Virtù Civica Panettone d’oro e l’ex consigliere di Municipio 5 dimostrano che il cambiamento parte dal basso e dal buon esempio

di Francesca Menna
«La città è di chi ci vive. Tenerla in ordine e non sporcare, dovrebbero essere principi naturali e condivisi»: così parla Mario Eugenio Gorni Silvestrini in un bar di via dei Biancospini. Tutti lo conoscono qui, dove abita da 52 anni, lui che di anni ne ha quasi 82. E da quando ha ricevuto il premio alla Virtù Civica Panettone d’Oro la sua popolarità si è estesa al resto della città: «A me non interessa, faccio solo piccole cose che trovo importanti per la comunità».
Gorni, guanti in tasca e sacco dell’immondizia alla mano, ormai da anni passeggia nella zona di Largo Scalabrini nel Municipio 6, ripulendola da mozziconi di sigarette, lattine e cartacce. Se si imbarazza? Neanche per sogno, è fiero della sua attività del tutto volontaria. La trova utilissima: per lui è normale dare una spazzata qua e là nei dintorni di casa sua, così come mettere a posto la propria abitazione. Tempo fa aveva provato ad affiggere piccoli cartelli sui cestini verdi della spazzatura per scoraggiare la gente a buttarvici i propri rifiuti domestici. Il risultato? Nessuno, anzi le persone hanno iniziato ad accumulare nei cestini ancora più immondizia, forse confortati dal fatto di non essere gli unici.
Effetto emulativo nel Municipio 6
E infatti l’effetto emulativo gioca un ruolo principale quando si parla di impegno civico. È così che Gorni ha capito che il modo più efficace per sensibilizzare la cittadinanza è dare il buon esempio. Non si aspetta che gli altri lo seguano nelle sue ramazzate solitarie, sa che ognuno ha i suoi impegni lavorativi: «Quello che chiedo ai milanesi è cura e amore verso la città. È la nostra casa: nessuno spegne le sigarette sul proprio parquet, giusto?».

Ramazziamo il Vigentino
Al Municipio 5, invece, le ramazzate si fanno in gruppo. Coordinati dall’ex sindacalista e consigliere di Municipio 5 Amedeo Iacovella, sono almeno in 30 a riunirsi periodicamente al parco di via Bottoni. In una giornata di inizio marzo precocemente soleggiata, armati di guanti, pinze e sacchi, gli abitanti della zona svolgono con allegria le attività cui Iacovella li assegna: «Voi due iniziate a raccogliere le foglie di quel vialetto, ma non buttatele, spostatele nelle aiuole; voi tre al campetto di basket».
Con un sorriso gentile e un tono pacato, Iacovella accoglie gli ultimi arrivati. “Ramazziamo il Vigentino” è nato nel 2020, ma in origine non si chiamava così. Si era formato spontaneamente per ripulire Vaiano Valle, località rurale alla periferia meridionale di Milano, dove l’accumulo di rifiuti era particolarmente critico. Grazie a un’azione del Comune, dopo le pressioni della società civile, – l’area è stata restituita al Parco Sud: oggi Vaiano Valle nei mesi estivi e primaverili è percorribile esclusivamente da pedoni e ciclisti, e attraversata da un percorso a senso unico.
Questi provvedimenti hanno portato a una significativa riduzione del volume di rifiuti. Questo primo successo ha motivato il gruppo a espandersi. È arrivato a contare 50 persone e oggi la sua azione è concentrata sul parco di via Bottoni. Dopo numerose segnalazioni di degrado lette sui social, Iacovella ha iniziato da solo a ripulire il parco. «Si tratta di un’area verde molto frequentata da bambini, dato che si trova fra due scuole.
Con le associazioni dei genitori
All’inizio ho messo dei cartelli con la scritta: ‘Manteniamo pulito l’ambiente’» racconta. In questo caso hanno avuto effetto: «Le associazioni di genitori hanno preso a organizzare in autonomia delle uscite per sistemare il parco, coinvolgendo anche i figli». Il gruppo ha poi esteso il proprio raggio d’azione a via Ripamonti, pulendo le banchine della fermata del tram 24 e sensibilizzando i cittadini. «Abbiamo attirato l’attenzione dei proprietari di alcune aree degradate, che sono state ripulite e ora verranno utilizzate da nuove aziende», continua l’ex consigliere.

L’obiettivo è espandersi nel Vigentino, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone: «Tra noi non ci sono solo vecchietti e pensionati – dice scherzando Iacovella – ma anche giovani e professionisti. Sono persone incredibili». Tra queste c’è Marco Caridi, residente in via Bottoni, che era sempre stato attivo per conto suo: «Con altri due volontari mi organizzavo per dare delle pulite a questo parco. Quando ho conosciuto “Ramazziamo il Vigentino” ho aderito con grande entusiasmo», spiega Caridi.
Successo con supporto Amsa
Il gruppo ha infatti il supporto dall’Amsa che fornisce il materiale necessario per operare: «In autonomia ci limitavamo ad ammucchiare le foglie sulle aiuole. Poi abbiamo scoperto che esisteva un’organizzazione strutturata e che insieme avremmo potuto essere molto più efficaci». Secondo Iacovella e gli altri volontari, il parco potrebbe essere valorizzato ospitando spettacoli all’aperto e iniziative per bambini e famiglie. Ada Rusconi, una volontaria residente in via Erice, ci crede moltissimo. Ricorda i successi di via Ripamonti, fiduciosa che qualcosa prima o poi cambierà nell’atteggiamento delle persone: «Dopo le nostre prime ramazzate, i commercianti di via Ripamonti hanno iniziato a mantenere più puliti gli spazi davanti ai loro negozi. Se ogni portiere o ogni barista facesse il suo pezzettino, la città sarebbe più pulita»