Finiva il durissimo 1944-‘45, l’insurrezione e la fine della guerra erano nell’aria da settimane, tra valli e montagne lombarde – non meno che nelle città – le brigate partigiane combattevano le ultime battaglie proprio in queste settimane tra marzo e aprile. Ripercorrere quegli Itinerari dalla Resistenza è un bel modo di celebrare chi si è battuto per conquistare la libertà e anche per scoprire un mondo di “microstorie” e di episodi ancora vivi nella memoria di paesi e borgate. Ci sono guide e libri da scaricare o acquistare (per esempio Il percorso delle brigate garibaldine da Lecco a Introbio, NodoLibri oppure La strada dei monti. 26 itinerari sui luoghi della resistenza bergamasca di Roberto Cremaschi) che permettono davvero di percorrere i sentieri partigiani accompagnando i nostri passi con notizie e ricordi.
Sono itinerari di diversa lunghezza e impegno: noi, dal sito itinerarimemoria.it, ne abbiamo scelto uno alla portata di tutte le gambe, che in due-tre ore di cammino ci ha portato attraverso l’abitato e le frazioni
di Mandello del Lario. Dal cimitero, a Rongio e Somana targhe e indicazioni raccontano i percorsi dei Cacciatori delle Grigne, ancora più emozionanti proprio perché si snodano nei luoghi precisi che videro svolgersi quei fatti. Come avvenne per la cattura e la morte di Giuseppe e Giovanni Poletti, i due partigiani che diedero il loro nome alla 89ma Brigata Poletti.