Meditate, gente, meditate!

Luoghi urbani – Dove ritrovare la calma e dimenticare lo stress

The Prism Core Center, spazio Emotional Journey.

Meditazione a Milano

Il benessere è soprattutto uno stato d’animo. La serenità non dipende solo da agenti esterni, ma dalla nostra capacità di metabolizzare gli stimoli. La vita cittadina, con i suoi ritmi, sembra antitetica al concetto di meditazione. Invece, anche in una metropoli si può imparare ad affrontare l’ansia per il futuro, per le preoccupazioni del presente e le zavorre del passato.

The Prism Core Center

Si inizia con una decisione…che non costa nulla

Un buon modo per iniziare l’anno? Imparare a meditare. Non è difficile, tutti possono farlo, basta solo volerlo.

Per avvicinarsi a questa pratica si può entrare al The Prism Core Center, spazio permanente e con ingresso gratuito, in piazza Napoli (prenotazione obbligatoria su: www.theprism.com). All’interno si viene accolti da una frase scritta su una delle pareti: “Everything starts with a decision”, tutto parte da una decisione, che ricorda che siamo noi gli artefici del nostro destino. E con questa riflessione si può iniziare il percorso di visita che è diviso in due ambienti.

Stefano Simontacchi: Emotional Journey e Project Revelation.

Il primo, chiamato Emotional Journey, porta alla scoperta delle opere di “The Prism, alias Stefano Simontacchi, artista ed esperto di meditazione e spiritualità. Nascono da disegni che realizza in base all’ispirazione, alle visioni, alle emozioni che avverte dopo aver meditato, e che poi vengono trasformati in grandi “portali” in plexiglass e led, dalla forma rotonda, tutti diversi tra loro per colori, sfumature, giochi di luce, specchi, simboli e grafismi. Questo spazio si visita con le guide che offrono suggerimenti e invitano a guardare da vicino, a sedersi, spostarsi più lontano, per cambiare prospettiva e percezione.

Stefano Simontacchi accanto a uno dei suoi portali multidimensionali.

Poi si passa nel secondo ambiente, chiamato Project Revelation. Sono sette stanze quasi al buio, in cui si entra da soli, indossando delle cuffie e con un telecomando per ascoltare la voce-guida di Stefano Simontacchi che invita a seguire semplici indicazioni (inspirare, espirare, trattenere il respiro, lasciarsi andare). La colonna sonora è stata pensata per rilassare la mente, allontanare i pensieri e restare nel momento presente.

Ognuno può trovare il proprio significato, oppure non trovarlo. Decidere di non tornare più o di ritornare, come spesso capita, per coltivare quella pratica meditativa che può essere utile quando il cuore batte di più, il petto si stringe, la schiena s’irrigidisce, ed è necessario trovare pace, anche solo per qualche minuto, e vedere alleggerirsi i problemi.

Luoghi di meditazione in città

Le luci di Dan Flavin e i “templi” naturali

Chi ha provato e imparato a calmare i pensieri sa che è possibile farlo ovunque, anche nel traffico o in metropolitana. Ma a Milano non mancano luoghi che predispongono a farlo.

Come Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, in via Neera, che custodisce al suo interno l’installazione permanente Untitled di Dan Flavin (New York 1933 – 1996), uno dei maestri del minimalismo americano.

Interni illuminati dall’installazione di Dan Flavin presso S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa.

Vale la pena arrivare qui nel tardo pomeriggio, quando il sole tramonta e permette d’immergersi nelle luci verdi, blu, rosa, dorate e ultraviolette che illuminano gli interni in modo ipnotico. Basta concentrarsi solo sui colori, fissare il bel momento nella memoria, come una fotografia, e poi richiamarlo alla mente quando si presentano situazioni difficili da affrontare.

Un’immagine di benessere che può cancellare il malessere.

È una tecnica insegnata dalla meditazione, dallo yoga, dai mental coach che seguono gli sportivi (ma non solo) più famosi. E che questo funzioni è sostenuto anche da sofisticate tecniche di neuroimaging che hanno dimostrato che la visione di opere d’arte può attivare i circuiti neuronali collegati alla ricompensa e al piacere, innescando una risposta positiva nel cervello.

Tra gli altri “templi” in cui rigenerare lo sguardo in modo zen ci sono i parchi.

Tra Baggio e Quinto Romano si trova quello delle Cave, molto frequentato da chi segue lezioni di Qi Gong e Tai Chi, un’antica forma di meditazione in movimento.

In questo habitat di grande pregio naturale è facile ritagliarsi un angolo per sé, magari su una panchina davanti al lago, o seduti su un tappetino da yoga, sotto un albero per concentrarsi solo sul ritmo del respiro: inspirare ed espirare, cercando di allungarne i tempi.

Scenari naturali simili si trovano percorrendo uno dei quattro sentieri all’interno del Boscoincittà. Il numero 2 (Cascina San Romano-laghetto-zona umida) apparentemente sembra il più battuto perché si trova nei pressi dell’ingresso di Via Novara, ma basta allontanarsi dalla cascina e dirigersi verso i boschi, dove si stendono prati ben curati, ideali per sdraiarsi e leggere i mantra e le formule meditative magari del recente libro 1 minuto al giorno. Meditazioni quotidiane (Ed. Piemme, 2024). L’autrice, Selene Calloni Williams, che da oltre quarant’anni studia e pratica la meditazione buddhista, ha creato il metodo chiamato Omi (One Minute Immersion), ovvero una meditazione al giorno per ogni giorno dell’anno. I mantra contenuti nel volume provengono da varie tradizioni yoga, mentre le formule meditative strizzano l’occhio alla mitologia greca. Ogni singola ripetizione ha la possibilità di attivare il processo di trasformazione, che si consolida mano a mano. Quello che il filosofo indiano Sri Aurobindo chiamava “memoria cellulare”, in grado di trasformare spirito e corpo. Non resta che provare, per vivere un po’ meglio.

Benefici della meditazione

Perché fa bene alla salute

«Avevo 19 anni quando intrapresi seriamente la via della meditazione. Quella scelta cambiò per sempre la mia vita».

Lo racconta Daniel Lumera, biologo naturalista, docente e autore di diversi bestseller dedicati a questo tema (www.danielumera.com), che ci spiega perché la meditazione fa bene alla salute.

Daniel Lumera, biologo naturalista (@Laura Gruiz)

«Ha cambiato la mia vita per quello che ha fatto per il mio corpo, nel rallentamento dei processi di invecchiamento, nel potenziamento di tantissime abilità cognitive: la memoria, la creatività, la chiarezza, la regolazione del tono dell’umore, la capacità di trasformare le emozioni primarie come rabbia, colpa, frustrazione, impotenza, di gestire stati depressivi, d’ansia, attacchi di panico. Oggi esistono più di 36 mila articoli scientifici che lo confermano: la meditazione è una medicina, è la medicina del nuovo millennio. Non a caso sempre più medici la integrano a scopo preventivo e in associazione alle cure tradizionali, ed è un fenomeno in grandissima espansione. La troviamo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle carceri, negli ospedali. È un filone di esperienza e di ricerca che sta coinvolgendo il mondo della scienza e milioni di persone. E milioni di persone hanno di fatto cambiato la loro vita grazie all’esperienza meditativa, una scelta di consapevolezza che tutti possono sperimentare direttamente».

di Luisa Taliento

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