di Edgar Meyer
Milano è la prima grande città italiana a consentire la sepoltura comune degli animali d’affezione con il loro proprietario. Dal primo gennaio il Comune ha dato esecuzione a una legge regionale, stabilendo requisiti e procedure.

“Milan col coeur in man”, si diceva una volta. Spiega l’anima profonda della metropoli: la città della generosità, dei diritti, della solidarietà. Pure oggi Milano non perde il ruolo di avanguardia nella sensibilità sociale. Città col cuore in mano è anche questo: dal 1° gennaio 2025 è possibile tumulare nei cimiteri milanesi le ceneri degli animali d’affezione nella stessa sepoltura in cui è già presente il proprietario. Un provvedimento molto avanzato, in una metropoli dove una famiglia su tre convive con almeno un animale. Considerato spesso un membro aggiuntivo del nucleo familiare. E con il quale, soprattutto le persone anziane, si instaurano rapporti affettivi importanti.
«Un riconoscimento della loro importanza»
Il fatto: il Comune, con determina dirigenziale, ha dato esecuzione a una legge regionale e ha stabilito procedure e requisiti per richiedere la sepoltura dei pet. Così, per volontà del defunto o degli eredi, da quest’anno cani, gatti, roditori, uccelli, pesci, tartarughe, conigli, criceti, furetti e tutti gli altri animali tenuti per compagnia possono essere tumulati nei cimiteri meneghini accanto ai loro proprietari.
Le procedure per tumulazione e lapide
Con alcune regole: sulla lapide del manufatto è vietata qualsiasi epigrafe riferita all’animale ma è ammessa, invece, una fotografia del defunto insieme al suo animale. La tumulazione potrà avvenire in cellette (due urne cinerarie in tutto, di cui una dell’animale), in colombari (tre cassettine di resti/ceneri al massimo) o in tombe di famiglia (in questo caso la tumulazione dell’animale dovrà occupare lo spazio di un’urna per ceneri). La condizione principale è che l’animale deve essere tumulato insieme o successivamente alla sepoltura del suo proprietario, nello stesso manufatto o tomba di famiglia.

«La possibilità di garantire una sepoltura ai propri animali familiari, per molti proprietari che sperimentano il distacco come un momento di profonda sofferenza, rappresenta un’opportunità di trovare conforto», spiega la Garante per la tutela degli animali del Comune di Milano, Paola Fossati. «Offrire un luogo fisico dove custodirne le ceneri, insieme al ricordo, non è soltanto un servizio, ma diventa un riconoscimento pubblico dell’importanza degli animali nelle vite delle persone che desiderano lasciare un segno tangibile di rispetto verso compagni di vita con cui hanno condiviso momenti indimenticabili».
Parere favorevole dalle associazioni animaliste
La città ha accolto favorevolmente il provvedimento. Valentina Verga, milanese doc e volontaria impegnata nel direttivo di Gaia animali & ambiente e di Task Force Animalista, è entusiasta. “Sono molto felice di questa decisione del Comune, che viene incontro alla sensibilità di molti cittadini. Io vivo con Brina e Kim, due cagnette di 10 anni. Sono la mia famiglia. So che soffrirò quando mi lasceranno. Quando sarà, avevo già deciso di tenere le loro ceneri. Ora potrò fare di più. Staranno con me per tutta la mia vita e anche oltre”.
Il provvedimento prevede una ulteriore premura: qualora nel tempo fosse necessario spostare i resti del defunto, scatterebbe anche il trasferimento delle ceneri del pet. Se la nuova sede non dovesse poter accogliere entrambi, le ceneri dell’animale verranno consegnate ai parenti o a chi ha richiesto la traslazione.

Milano è la prima grande città ad applicare un regolamento simile. Un atto di civiltà. Perché per molte persone gli animali sono inseparabili in vita e – da ora in poi – anche dopo la morte.
Apriamo le gabbie! Salvate il cane Ryan
È nato a Canicattì, in Sicilia. Randagio. Senza casa. Ryan è stato salvato da morte certa da alcune splendide volontarie. Era in strada, in costante pericolo: avvelenamenti (ne ha subiti ben due!), investimenti, aggressione da parte di altri cani e/o da esseri umani indegni sono purtroppo all’ordine del giorno. Così, come tanti, ha cercato salvezza a Milano…Ryan sembra un Cirneco dell’Etna, ma in formato maxi 🙂 E’ nato nel 2016 ed è in rifugio dal 2017: è ora di farlo uscire dal canile e aprire definitivamente la sua gabbia! Esuberante e testone, gli piace fare movimento e adora le lunghe passeggiate.
Deve trovare una bella famiglia che lo ami per sempre. Chi volesse più informazioni su Ryan basta che scriva a vivianadlzdue@gmail.com o su whatsapp al 347 5486359. Si trova al rifugio dell’associazione Diamoci La Zampa ed è adottabile in Lombardia. Forza, Ryan!

Informazioni
La determina: Servizi Civici. Via libera alla sepoltura delle ceneri degli animali di affezione nei cimiteri cittadini