
L’Agenzia Interregionale per il fiume Po – Regione Lombardia (Aipo) sta “pulendo” le sponde dei vari canali del Lambro meridionale, che attraversano il Municipio 5 e 6. Lungo il tratto nel Parco Cascina Bianca, tra via Danusso e via De Pretis, sono iniziati da diversi giorni i lavori che hanno visto il taglio di alberature e arbusti presenti cresciuti da anni sulle sponde del canale, distruggendo l’habitat di diversi animali, nidi di uccelli, perfino la tana di una volpe ben conosciuta dai residenti, e compromettendo la biodiversità presente in questo ecosistema, che sarebbe tutelato dal regolamento comunale. Stessa cosa è avvenuta nel tratto del fiume che corre lungo il Parco dell’Anello, tra via Pienza e via Gratosoglio.


Informazioni non precise
Il Municipio 6 è stato informato dell’intervento solo dai cittadini mentre il settore Verde di zona era informato, seppur con una dicitura che non lasciava presagire un intervento così radicale, e questo fatto solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla comunicazione da parte delle autorità competenti. Lo scopo dei lavori sarebbe di attuare un Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica dell’Area Metropolitana Milanese, commissionato da Aipo. Tuttavia, la modalità con cui sono stati eseguiti i lavori è stata indiscriminata e ha comportato il taglio della vegetazione senza considerare l’ecosistema locale.

La posizione del Municipio 6
Il 13 marzo scorso il presidente della Commissione Urbanistica e Verde, Marco Moro, ha convocato una riunione, con consiglieri e diversi cittadini, e ha fatto un sopralluogo in tutto il parco. La presidente del Consiglio del Municipio 6, Elisa Scarano, ha detto che il Comune ha dei regolamenti del Verde e della Tutela Animali che vanno rispettati che prevedono che la pulizia dei corsi d’acqua con la presenza di fauna minore deve essere eseguita avendo cura di tutelare al meglio la fauna, per conservare la produzione e la nidificazione, previa comunicazione ai competenti organi di tutela. Un cittadino abitante in via Cascina Bianca, facendo proprie le proteste di molti residenti del quartiere, ha inviato alla Prefettura di Milano un esposto per il taglio indiscriminato della vegetazione spontanea e di centinaia di alberi e arbusti, sulle sponde del Deviatore del fiume Olona, chiedendo di individuare l’Ente responsabile di questa devastazione.

La dichiarazione della presidente Scarano
La presidente Scarano ha affermato: «Sarà preparato un documento e portato in discussione al Consiglio Municipale, per sottolineare la gravità della situazione e portare proposte metodologiche per tutelare quest’area e la sua biodiversità, richiedendo un maggiore coinvolgimento delmunicipio, affinché possa essere adeguatamente informato e possa fornire pareri su aree di così rilevante valore ecologico. Quest’area possiede tutte le potenzialità per diventare un’importante oasi di biodiversità, tanto che alcuni cittadini praticano già il birdwatching. Dal 7 marzo i lavori sono fermi, ma i mezzi meccanici sono ancora sul posto. Come amministratori chiederemo di aprire un tavolo di confronto con Aipo e il Comune di Milano, questo perché la cura del verde è competenza dei municipi».

