Prosegue l’inchiesta sulle misure di contrasto alla siccità nei Municipi del sud Milano. Nell’intervista Marco Cormio, assessore al Verde, Arredo Urbano, Gestione delle Acque e dei Rifiuti, illustra lo stato dell’arte nel Municipio 4
Quante sono e che estensione hanno le aree verdi del Municipio 4?
«Complessivamente il verde del Municipio 4, tra giardini, vie, piazze, viali alberati, campi gioco e parchi (tra i quali i parchi Forlanini, Cassinis, Alessandrini, Serrati, Monluè – NdR) è pari a 2.383.539 metri quadrati».
Sono tutte dotate di sistemi di irrigazione?
«Nel Municipio 4, come negli altri municipi, dal 2000 le aree verdi di nuova realizzazione, originate anche da interventi privati, sono dotate di impianto di irrigazione. Quelle preesistenti raramente ne sono dotate».
Esiste un bilancio della mortalità delle piante per la siccità dell’estate 2022?
«I dati ci dicono che sono morti 383 alberi, di cui: 159 di recente messa a dimora, sotto i 3 anni; 114 di giovane età, dai 4/15 anni; 56 maturi, con età dai 16/30; e 54 con oltre 30 anni».
Quali misure sono state adottate per la stagione in corso?
«Il Comune di norma impone alle imprese di intervenire con innaffiature di soccorso per il patrimonio sotto i 3 anni. In alcune aree verdi sono stati realizzati impianti di irrigazione ad ala gocciolante per alimentare alberi, aiuole arbustive e siepi. Quest’anno si sono incrementate le aree irrigate da 64 a 68 e gli irrigatori sono stati attivati fin dalla seconda metà di marzo. È stata avviata l’attività di innaffiatura di soccorso mediante l’ausilio di autobotti, che sarà potenziata nei mesi più caldi».
Volontari per innaffiare
È stata considerata l’ipotesi di impiegare anche volontari?
«L’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Milano Elena Grandi ha parlato di coinvolgimento dei cittadini in attività di innaffiatura. So che ci sono gruppi che si sono già organizzati. Un’attività del genere è molto complessa da organizzare, ci vorrebbe un database preciso e aggiornato in maniera che l’area del verde possa dirottare il servizio delle autobotti in modo mirato. Se si organizzerà qualcosa daremo una mano nel limite delle ridotte forze amministrative di cui dispone il municipio».
Si prevede di raccogliere e utilizzare l’acqua non potabile di prima falda?
«Sono ben felice che si possa attuare un piano per la gestione delle acque di prima falda, che in certi territori della città si trovano a pochi metri dal suolo. Una battuta polemica: adesso tutti scoprono che a Milano c’è l’acqua di prima falda che si può utilizzare per usi non potabili; io lo chiedo dal 1995, quando il Sindaco era Marco Formentini, anche perché quest’acqua ha spesso generato forti danni a infrastrutture pubbliche e private, come sottopassi, tangenziali, metropolitane… A breve avremo un incontro con MM per ragionare sulle possibili azioni, e speriamo che già entro la fine dell’anno si possano definire alcuni obiettivi concreti. Aggiungo che l’Area Verde, Agricoltura e Arredo urbano sta già mettendo a punto gli interventi per gestire al meglio il cambiamento climatico, comprese le tecniche di irrigazione, oltre che l’utilizzo di certe essenze più resistenti al nuovo clima milanese».