Desertificazione e degrado. Sono questi i rischi che gli abitanti del quartiere Chiesa Rossa vedono avanzare ulteriormente all’indomani della notizia che il supermercato Carrefour e il soprastante mega store Aumai hanno deciso di disdire il contratto di affitto con Aler e hanno annunciato che lasceranno gli spazi entro marzo. La fuga dei due esercizi all’inizio di via Dei Missaglia è il colpo finale al quartiere al tessuto commerciale del quartiere, che ormai ha visto sparire tutti i negozi e a parte il piccolo mercato comunale all’aperto di via Santa Teresa, non ha più esercizi di prossimità. Situazione questa che crea grossi problemi alla popolazione del quartiere, in prevalenza anziana, avrà una difficoltà in più nel fare la spesa.
Nell’isolato tra via Boifava e via dei Missaglia, nella parte sulla strada, una volta chiusi Carrefour e Aumai, sopravviverà solo la farmacia e forse l’ambulante di fiori. Nella parte sopraelevata la situazione non è differente. Il teatro Ringhiera, oggetto di un progetto ambizioso, è chiuso ormai dal 2017. La piazza Fabio Chiesa, la Piana, nonostante gli sforzi dei volontari, scivola verso l’abbandono e iniziano a vedersi per terra siringhe, escrementi umani, bottiglie vuote. Al punto che lo stesso Municipio 5 – mozione presentata da Matteo Marucco e votata all’unanimità – ha chiesto alle istituzioni di intervenire al più presto. Anche qui il rischio è che il consultorio famigliare e le sedi del Gruppo l’Impronta e Musicopoli traslochino, lasciando l’intero complesso abbandonato.
Il paradosso è che per il teatro, la piana, la torre Aler e l’intero complesso esistono progetti e risorse, che però non partono, aggravando di giorno in giorno la situazione e allontanando sempre più il sogno di fare dell’intero isolato un centro di aggregazione e cultura di eccellenza per il municipio e a città e un volano per il rilancio di un quartiere che si sta spegnendo.
Tornando agli spazi su via dei Missaglia liberati da Carrefour e Aumai e prima ancora da Ubi Banca, perché non farne la Casa o l’Ospedale di Comunità di cui si parla da tempo e si sente tanto il bisogno in zona? Ci dicono che per una soluzione di questo genere, prima si dovrebbero risolvere problemi di competenze e proprietà tra Comune e Aler. Vista la situazione di abbandono crescente e la caratteristica degli spazi liberati – migliaia di metri quadri a disposizione, collegamenti ottimali ai mezzi pubblici e parcheggio dedicato – forse sarebbe il caso che i due enti iniziano a parlarsi.
Abito al primo piano sopra musicopoli e se trasloca sarei più che felice. Per anni ho sofferto per il rumore che provoca perché gli spazi non sono a norma. Incluso mi sono ammalata e ho chiesto il cambio alloggio. Sono troppo arrabbiata con quella scuola che solo mi resta di augurarli solo in peggio