ll 21 giugno scorso sono stati inaugurati i murales, realizzati dagli studenti delle classi 3AL e 3BL del Liceo artistico Albe Steiner, sul muro di cinta della centrale Aem e a fianco della lapide in ricordo dei deportati dell’azienda.
Le foto dell’inaugurazione con il presidente del Municipio 5, Natale Carapellese, e dei quattro murales con relative didascalie che raccolgono le descrizioni e le motivazioni delle opere spiegate durante la cerimonia dalle studentesse e dagli studenti autrici/autori dei murales.
Dopo un anno di studio sugli scioperi del ’44 e alla storia della Resistenza nelle fabbriche, gli studenti hanno eseguito i bozzetti da disegnare sul muro di cinta della centrale, guidati da Cecilia Gnocchi, fondatrice di RAM – Restauro arte e memoria, dall’artista Liana Ghukasyan e dai loro docenti.
Il progetto è stato promosso dal Municipio 5 e dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri in partnership con Anpi, Archivio del Lavoro, Fondazione Aem, Camera del lavoro Romana/Giambellino, Fiom Milano, associazione Amici e amiche del lavoro e RAM – Restauro Arte Memoria.
Il significato delle opere
“Campo della libertà”. Metafora del sacrificio dei partigiani, di libertà ma anche di morte. Ciascun papavero rappresenta un uomo caduto che ha lottato per i diritti di tutti. Uno di questi ha un cartello con uno dei motti principali dell’epoca “Pane, pace e libertà”. Murale di: Simone Pascali e Nicole Patruno.
“Sgambetto al nazismo”. Rappresenta gli operai che difendono le fabbriche dai furti di merci e macchinari da parte dei nazisti in fuga dal Nord Italia. Per salvaguardare i beni delle aziende, attuarono uno sciopero davvero singolare: rallentare al massimo le operazioni, anche simulando cadute dalle scale. Murale di: Carlotta Bottini
“Uniti per la libertà” è il titolo di questo murale dedicato ai lavoratori in sciopero davanti alla fabbrica Aem. Molti di loro furono deportati in Germania. Con i fulmini gli autori del murale esprimono la rabbia degli scioperanti per i tanti operai deportati e per le nefaste conseguenze della guerra. Murale di: Liza Farag e Isabel Orecchioni.
“Spiccata della rivalsa”. Una colomba è in volo con un’ala squarciata da una pallottola, con le zampe e il becco sanguinanti. Sul petto spicca il simbolo della Brigata partigiana Garibaldi. La rosa con le spine che tiene fra le zampe rappresenta la lotta contro la guerra e la distruzione delle città. Murale di: Massimiliano Gomes
Clicca sul link per scoprire come gli studenti delle classi terze di ITSOS Albe Steiner hanno lavorato per la realizzazione dei murales in via Lusitania!
Murales danneggiati da scritte
A pochi giorni dall’inaugurazione, come si temeva, il muro contenente la lapide, dipinto dai ragazzi di un grigio ferro intenso per dare risalto alla lapide, è stato danneggiato nella parte bassa, con scritte improprie. Così come nelle vicinanze, presso l’entrata del complesso scolastico di via Ulisse Dini, è stato orribilmente straziato il murales in onore di Giacomo Matteotti
Photos: F. Mochi