Uno spettacolo intenso. Una scenografia minimale (a cura di Rosario Squillace) che esalta la parola. Illuminata dal sapiente e suggestivo disegno luci di Cesare Accetta, premio Ubu 2023 come miglior light designer. I cioccolatini di Olga è in scena al Pacta Salone di Milano fino al 20 ottobre. Liberamente ispirato a L’orgia di Praga di Philip Roth, pubblicato nel 1985, quarto e ultimo capitolo della tetralogia su Zuckerman, alter-ego dello scrittore. «Tra i romanzi di Roth, non è il più diffuso, apparentemente un’operina, è un testo che amo molto e non è la prima volta che metto in scena un lavoro di questo scrittore». ha dichiarato Laura Angiulli, che ne firma regia e drammaturgia, direttrice artistica dal 1991 di Galleria Toledo, uno degli spazi teatrali storici di Napoli, situato nei Quartieri spagnoli. Interpreti: Alessandra d’Elia e Antonio Marfella.
La storia
Spinto dall’invito di uno scrittore cecoslovacco in esilio negli Usa, Zdeněk Sisovský, Zuckerman (personaggio alter ego di Philip Roth in numerose opere) negli Anni Settanta si reca a Praga sotto l’occupazione sovietica e dove si vive ancora la repressione della Primavera di Praga. Cerca il manoscritto di racconti di uno sconosciuto scrittore yiddish Sisovský, ucciso dai nazisti. Il testo viene trovato nella casa di Olga, una prostituta affascinante, sensuale, moglie abbandonata da Sisovský, che lo conserva in una scatola di cioccolatini. Chiederà anche a Zuckerman di sposarla e di portarla con sé in America. «Profughi, immigrati, sradicati, indesiderati… sono loro le storie che urlano prepotenti alla nostra coscienza addormentata – racconta Laura Angiulli -. Una occasione di riflessione che, pure nel mutato contesto storico-politico degli ultimi decenni, cerca di cogliere, temi che he si stagliano su un orizzonte di grandi temi: la libertà dell’uomo, il potere che opprime, il ruolo della scrittura e della letteratura».
Info su www.pacta.org
